Romania
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Principali Attrazioni

Turismo Rurale

Due sono gli elementi essenziali che hanno determinato lo sviluppo del turismo rurale in Romania: il villaggio e la natura. Se sulla natura non ci sono dubbi, il concetto di villaggio forse dovrebbe essere spiegato a quelli che vivendo in citta per tutta la vita, conoscono il villaggio soltanto attraverso i film o i libri.

Il villaggio romeno conserva ancora tutte le tradizioni dei secoli passati, una vacanza in un agriturismo romeno rassomiglia per molti ad un viaggio nel tempo: altri sapori, altri colori, altre dimensioni del tempo.

Il contadino romeno ha per sveglia il canto del gallo e conserva quella ingenuità e quella saggezza che nell’Occidente sono perse da ben mezzo secolo. Il villaggio significa, quindi, tradizioni, costumi ancestrali tramandati di generazione in generazione, sagre e feste, buon cibo e buon vino.

Le zone della Romania in cui l’offerta di turismo rurale è molto sviluppata sono: Bran; quando qualcuno parla di Bran, il pensiero ci porta automaticamente al castello soprannominato il castello di Dracula eretto nelle prossimità del villaggio. Immersi in un paesaggio mozzafiato, a pochi chilometri da Brasov ed a poco più di 150 m da Bucarest, i villaggi Bran, Moeciu de Sus e Moeciu de Jos, Pestera, Simea e Fundata offrono ospitalità a turisti arrivati da tutta l’Europa e non solo Sibiu; inziando con Marginimea Sibiului, passando poi per Salistea, Sibiel (dove si trova il più grande museo di icone su vetro del mondo), Dilisca, Rod, Jina, Poiana Sibiului e Rasinari (dove sono nate grandi personalità della cultura romena e mondiale tra cui Emil Cioran), tutta la regione sembra una cartolina i cui elementi: il paesaggio, il costume tradizionale, la gente ti rimangono impressi nella mente. Un viaggio in Valea Ariesului (nel distretto di Alba) nel Sud dei Monti Apuseni ti aiuta a penetrare in una delle più interessanti contee: Tara Motilor. Un viaggio che ti porta a conoscere la storia di questa terra e di questa gente (chiese in legno, masserie tradizionali, monumenti che ricordano i momenti cruciali della storia), ma anche un viaggio messo sotto il segno della natura perché si tratta di una delle più interessanti regioni della Romania dal punto di vista dei fenomeni carsici: il ghiacciaio Scarisoara, la Grotta di Ionete, le gole Ordancusii, il defileo del fiume Aries. Maramures; lungo le valli create dai fiumi che attraversano la regione Maramures, Mara, Iza, Vaser o Cosau si sono sviluppati, riparati dalle montagne che li circondano, villaggi che ti invitano a visitarli. C’è solo l’imbarazzo della scelta perché ognuno di loro ha qualcosa da raccontare:a cominciare dal villaggio Surdesti con la più grande chiesa eretta interamente in legno del mondo, Bardana dove si trova uno dei più interessanti complessi monacali eretto anche esso in legno, Ieud, Bogdan Voda, Rogoz, Rozavlea, Sapanta

Bucovina è ormai il sinonimo delle chiese affrescate all’ esterno, conosciute in tutto il mondo. Arrivando nei pressi di queste chiese dove il silenzio è interrotto soltanto dal suono delle campane è difficile non fermarsi ad una delle tanti pensioni agrituristice della zona. Qui i contadini hanno saputo sfruttare pienamente la bellezza del paesaggio e la natura. Vama, Vatra Moldovitei, Marginea, Solca, Putna sono soltanto una parte dei villaggi dove una vacanza significa un full imersion nella natura e cultura. Harghita; nascosta tra le montagne, Harghita è la regione più fredda della Romania ma che sorprende i turisti con il calore dell’anima della gente. Sulle sponde del lago ominimo, a Zetea o ai piedi dei monti Hasmas, nelle vicinanze del lago Sfanta Ana (Sant’Anna) – l’unico lago di origine vulcaniza della Romania – o nella zona Izvoru Muresului si possono passare delle vacanze alla scoperta di un mondo arcaico che sa però aprire la porta al nuovo. Altre zone in cui il classico albergo può essere sostituito senza rimorsi con l’accoglienza rurale sono: – la zona di Piatra Neamt dove ci sono monasteri Neamt, Varatec, Agapia, per nominare soltanto i più conosciuti – il Delta del Danubio dove il il tempo e lo spazio perdono la loro importanza – la zona di Arges con i suoi specifici villaggi di montagna – il nord dell’Oltenia dove troviamo altri esempi di spiritualità cristiana ortodossa materializzati attraverso i monasteri della zona tipo Hurez (patrimonio Unesco), Dintr’un lemn (la cui antica chiesa fu costruita, come dice anche il nome dal legno di un solo albero). Consigli: – arrivare nei villaggi con ricettività turistica è facile: sui cartelli stradali, vicino al nome della località sta disegnato un fiore stilizzato; – tutte le pensioni agrituristiche sono classificate, come gli alberghi, in conformità con le leggi vigenti da uno a cinque fiori; ognuno ha un’insegna con il nome e la classifica (il numero di fiori, equivalente alle stelle degli alberghi) – generalmente tutto quello che si consuma dal latte al vino dal formaggio alla carne sono di produzione propria; – in molte località ci sono dei punti di informazioni turistiche dove i turisti possono avere informazioni sulla ricettività turistica ma anche sulle cose da vedere; – per informazioni supplementari visitate il sito dell’Associazione Nazionale per il Turismo Rurale ed Ecologico (www.antrec.ro).

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