Bistra (Bistrau in tedesco, Bisztra in ungherese) è un comune della Romania di quasi 5mila abitanti; è situato nel distretto amministrativo di Alba, nella suggestiva regione storica della Transilvania.
L’origine del nome è slava e vuol dire «acque rapide e limpide». Storicamente il nome risulta attestato per la prima volta in un documento che risale al 1437.
Il comune è formato da un insieme di 35 villaggi: Aronești, Bălești, Bălești-Cătun, Bârlești, Bistra, Cheleteni, Ciuldești, Crețești, Dâmbureni, Dealu Muntelui, Durăști, Gănești, Gârde, Hodișești, Hudricești, Lipaia, Lunca Largă, Lunca Merilor, Mihăiești, Nămaș, Novăcești, Perjești, Poiana, Poiu, Rătitiș, Runcuri, Sălăgești, Ștefanca, Țărănești, Tolăcești, Tomnatec, Trișorești, Vârși-Rontu, Vârșii Mari e Vârșii Mici.
Cosa vedere a Bistra
Il comune di Bistra, Romania profonda, offre svariate opportunità di visitare parecchi monumenti storici e insediamenti etnici collocati sia nel suo proprio territorio che nelle immediate vicinanze, ma forse la cosa che merita di più è la campagna, lussureggiante e sostanzialmente incontaminata da secoli.
Sono assolutamente da vedere i bei mulini ad acqua che, sparuti, ancora punteggiano le campagne. Una volta nella regione se ne trovavano molti di più, erano a decine, ma oggi ne sono rimasti davvero pochi: tre mulini e alcune segherie. Ancora cinque decenni fa se ne contavano più di cinquanta.
La chiesa della Nascita della Vergine
Si tratta di una delle chiese più grandi che si possano trovare nella regione dei Monti Apuseni. Il tempio fu edificato sulle fondamenta preesistenti di un’altra chiesa, che era crollata per vetustà. Fino al 1948 apparteneva agli Uniati (una confessione orientale di rito cattolico), dopodiché è passata alla Chiesa ortodossa.
La sua campana è particolare: è fusa in lega d’argento e ha un suono del tutto peculiare, che può essere udito fino a una ragguardevole distanza di venti chilometri.
Il monumento al vescovo Peter Paul Aron
Peter Paul Aron (1709-1764) fu vescovo di Blajului. Fondò il primo seminario e liceo della zona, la prima tipografia e un gran numero di scuole rurali.
Il monumento a lui dedicato lo si può trovare nel centro di Bistra, proprio vicino al municipio.
Il busto e la targa commemorativa in onore di Nicodemo Ganea
Nicodemo Ganea (1878-1949) fu un compositore di musica nonché direttore della corale “Carmen” di Bucarest e della Società Accademica “Petru Maior” all’università di Budapest. È l’autore di numerose composizioni patriottiche e del volume di poesie “Dal mio povero giardino”.
Il museo etnografico locale
Questa è un’altra destinazione che davvero vale la pena visitare. Si trova nel centro del comune ed ha la forma del tutto inaspettata di un gruppo di venerande e suggestive case antiche. La persona che ha preso l’iniziativa di farne un museo etnografico è Padre Bora Vasile. Dato che si tratta in effetti di vecchie case storiche, il museo non è come ci si aspetterebbe, ovvero un grande edificio unico, ma appunto un complesso di case e questo complesso abitativo racchiude cose davvero preziose, dal punto di vista storico-etnografico: si tratta di una eredità preziosa, costituita dalle testimonianze della vita materiale degli abitanti della regione.
Dentro si possono ammirare molti manufatti della cultura popolare della zona, per esempio tessuti vari realizzati dalle donne di Bistra. Ma la cosa forze più curiosa e singolare che è possibile ammirarvi è un grande e caratteristico corno musicale (si chiama tulnic in rumeno) lungo quasi due metri.
Ma è il paesaggio il vero protagonista
Da Bistra ci sono numerosi sentieri turistici e strade forestali che conducono fino al Picco di Bolomireasa (1632 m), che offre una magnifica vista a volo d’uccello su tutta la regione. Da Bistra si può raggiungere anche il Monte Mare (1826 m.), attraversando la valle del Deva e poi salendo per la cima del Prislop (1.729 metri).
La riserva botanica “Molhaşurile Căpăţânii”
Seguendo la valle del Bistrian e percorrendo una strada forestale, è possibile raggiungere la riserva botanica “Molhaşurile Căpăţânii”. La strada attraversa la cosiddetta Stella (“Steaua”), che segna lo spartiacque tra il bacino dell’Arieş e quello del Someş Rece.
La riserva si trova su un altopiano boscoso, a circa 1.600 metri di altezza, tra le cime di Căpăţâna e Bolomireasa. L’area, che ospita specie arboree molto rare, è protetta dal 1969: vi è vietata qualunque attività agricola, industriale o edilizia.
Turismo speleologico
Nella zona si può anche praticare con molto divertimento il turismo speleologico.
Può essere praticato in alcune zone assai ricche di fenomeni carsici: per esempio la grotta Huda, a due ore a piedi dal centro del villaggio di Salciua, a 36 chilometri da Bistra.
Si sviluppa in pietra calcarea per quasi due chilometri, seguendo il corso sotterraneo del Valea Morilor, con laghi e cascate, camere spaziose e spettacolari gole.
Come arrivare a Bistra
Se avete voglia di mettervi in macchina e partendo dal centro Italia, il viaggio richiederà all’incirca sedici ore, attraversando Slovenia e Ungheria. Come detto, Bistra si trova nella Romania profonda: i paesaggi sono mozzafiato.